Albert Bandura e la sua equipe della Stanford University hanno dimostrato attraverso delle prove tangibili, che non solo il comportamento violento, ma tutti i tipi di azione determinano nello spettatore una condizione di apprendimento con conseguente imitazione immediata, o anche mancata, a seconda se le condizioni ambientali saranno favorevoli all’inibizione o allo scatenamento.
L’esperimento classico di Bandura, è quello della bambola chiamata “Bobo doll”.
In una scuola materna furono creati tre gruppi di bambini. Il primo gruppo osservò un modello adulto che picchiava e offendeva con parolacce la “Bobo doll”.
Il secondo gruppo guardava lo stesso modello che giocava tranquillamente con delle costruzioni.
Il terzo gruppo non assistette a nessun evento particolare.
Successivamente questi tre gruppi di bambini furono sottoposti a frustrazioni, e in seguito messi in delle stanze dove erano presenti delle “Bobo doll”.
Il primo gruppo investi di offese e percosse le “Bobo doll”, in modo molto più marcato rispetto agli altri due gruppi e usarono lo stesso comportamento violento verso altri giocattoli.
L’esperimento aveva quindi evidenziato, non solo l’adeguamento all’imitazione, ma una maggior tendenza ad una violenza non imitativa.
Un altro esperimento riguardava la differenza tra realtà e filmato, con modelli che ispiranti una maggior aggressività.
Tre gruppi di bambini videro una persona dal vero, una filmata, una persona travestita da personaggio-fumetto filmata, scaricare la propria violenza sul “Bobo doll”.
Quello che suscitò un maggior effetto fu la persona filmata.
Potrai trovare un altro esperimento di Bandura sull’apprendimento cliccando qui.
BIBLIOGRAFIA: Bandura A., Aggression: a social learning analysis, Prentice-Hall, New York, 1973.
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