Il comportamento della persona passiva - aggressiva

Il comportamento passivo-aggressivo

Il comportamento della persona passiva - aggressiva

Il Comportamento passivo-aggressivo 

Ehm, uhm, ah, sì,sì, fai come ti pare.

Ecco un piccolo esempio di risposta che può dare un soggetto con una modalità relazionale, passivo-aggressiva.

La comunicazione passiva-aggressiva riguarda entrambi i sessi, con una leggera prevalenza per il genere femminile.

Questo è comprensibile considerando che la donna per anni è stata comunque relegata ad una condizione di passività rispetto all’uomo.

Il passivo aggressivo è fondamentalmente una persona insicura, che prova una grande difficoltà nel mettere se stesso in gioco, chi ha uno stile passivo aggressivo, mette in atto nei rapporti interpersonali comportamenti protettivi ed evitanti, ecco una lista di

comportamenti protettivi:

* rimandare situazioni da affrontare;

* abbassare lo sguardo;

* diventare rosso;

* provare vergogna;

* farfugliare parole;

* traccheggiare nelle situazioni stressanti;

Comportamenti evitanti:

* fuggire da situazioni ritenute ansiogene

* evitare di dire la propria opinione;

* delegare ad altre persone situazioni che creano insicurezza;

 

Un altra caratteristica evidente di queste persone è il loro prendere impegni ma non saperli mantenere, spesso “dicono di sì, ma agiscono con un no”.

Non sono capaci di dire di no, per questo motivo si assumono incarichi che poi rimandano e non mantengono.

Queste loro azioni indispettiscono gli interlocutori di turno, che rimangono spiazzati da questa ambiguità comportamentale.

Altri possibili esempi di scambi verbali con un passivo -aggressivo.

Marito :”Cara tutto bene? Mi sembri nervosa”.

Moglie :” Sì, sì, tutto bene < tono acido>”.

Il marito la va ad abbracciare e la moglie risponde: “Non mi toccare mi dai fastidio”.

Come si evince dall’esempio precedente, l’aggressività è indiretta e raramente viene tramutata in rabbia espressa direttamente.

 

Come relazionarsi con un passivo aggressivo?

* evitare di caricarlo di troppe mansioni;

* responsabilizzarlo e mandargli rinforzi positivi sulle sue qualità;

* quando è nella fase di aggressività indiretta, troncare immediatamente i discorsi, comunicandogli che è preferibile vedersi dopo o il giorno successivo.

Ti sei rivista/o nella descrizione dell’articolo?

Contattami per una consulenza gratuita.

fabiodesantispsicologo@gmail.com

3472404101