Cos’è il disturbo narcisistico di personalità?
Il disturbo narcisistico di personalità è una modalità pervasiva, di mancanza di empatia e sfruttamento interpersonale, che esordisce nella adolescenza o nella prima età adulta.
Il disturbo è maggiormente prevalente nei maschi che non nelle femmine, ed è un disturbo in aumento nella popolazione adulta; mentre anni fa la cifra stimata era l’1% della popolazione, le cifre stimate attualmente si assestano intorno al 4% tra la popolazione generale, tra il 2% e il 16% tra la popolazione clinica.
Per questo motivo nel DSM V edizione (il nuovo manuale di psichiatria) si era pensato di eliminare il disturbo dalla classificazione diagnostica, il quanto il narcisismo sarebbe un tratto talmente evidente nella nostra società, da non poter più essere considerato come un disturbo psichiatrico; solamente dopo le polemiche alzate da psicologi e psicoterapeuti si è deciso di mantenere nel nuovo dsm la classificazione di disturbo narcisistico di personalità.
Sintomi
Per una diagnosi di disturbo narcisistico di personalità, sono necessari 5 dei seguenti criteri
→ Mancanza di empatia
→ Sogni illimitati di successo e potere
→ Ha un senso grandioso di importanza (ad esempio esagera risultati o talenti)
→ Prova invidia, o pensa che gli altri siano invidiosi di lui
→ Pensa che tutto gli sia dovuto
→ Richiede eccessiva ammirazione
→ Crede di essere speciale e che solamente persone di un certo status sociale elevato possono capirlo e frequentarlo
→ Ostenta dei comportamenti e degli atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
→ Apparire senza emozioni
→ Sfruttamento interpersonale, usa le persone per i propri fini
Chi soffre di questo disturbo non si mette mai in discussione, in quanto come tutti i disturbi di personalità la persona si percepisce in modo “egosintonico”; del disturbo narcisistico di personalità possono soffrirne manager e imprenditori, persone dedite al successo personale.
Cause del disturbo narcisistico
Non si conoscono completamente le cause di questo disturbo; molti autori puntano il focus sull’apprendimento ricevuto in famiglia, dei genitori che mandavano continuamente messaggi al figlio su quanto fosse importante realizzarsi nella vita, fare carriera, affermarsi.
Un’altra teoria, pone l’accento su una possibile deprivazione affettiva da parte della famiglia d’origine, il figlio non sentendosi visto e considerato in famiglia, da grande ricercherà ammirazione e considerazione all’esterno.
Psicoterapie
→ La psicoterapia della gestalt.
→ La Psicoterapia cognitivo comportamentale.
Quando un narcisista si presenta in terapia, spesso è per problemi, lavorativi, relazionali, oppure perché spinto da familiari perché esausti dai suoi comportamenti manipolativi.
Il paziente narcisista potrebbe per un breve periodo di tempo idealizzare il terapeuta, ma ritenendo inaccettabile considerare qualcuno superiore a lui, passerebbe subito alla svalutazione.
Importante sarà lavorare sulle sue cognizioni disfunzionali, sul suo pensiero dicotomico “tutto o niente”, per ricercare un livello cognitivo più aperto e aderente alla realtà. Sarà fondamentale ricercare da parte del terapeuta un’alleanza terapeutica, il saper contenere i possibili atteggiamenti di sfida del paziente, così come riconoscere che il paziente narcisista teme molto la vergogna.La psicoterapia può aiutare il paziente narcisista e vivere meglio le sue emozioni e relazionarsi con gli altri in modo paritario.