Il disturbo schizotipico di personalità è un disturbo inserito nel cluster A del DSM, insieme al disturbo paranoide e schizoide.
Per una diagnosi di disturbo schizotipico, la persona deve presentare almeno 5 dei seguenti sintomi;
1) idee di riferimento, convinzione che coincidenze ed eventi esterni casuali abbiano un significato particolare e insolito specifico per la persona che l’ha, (con esclusione del delirio di riferimento);
2) strane credenze o pensiero magico che influenzano il comportamento e sono in contrasto con le norme subculturali (ad esempio: superstizione, credere nella chiaroveggenza, nella telepatia o nel “sesto senso”; nei bambini e negli adolescenti fantasie e pensieri bizzarri);
3) esperienze percettive insolite, comprese le illusioni corporee;
4) pensiero e linguaggio strani ( ad esempio: bizzarro, circostanziato, metaforico, iperelaborato o stereotipato);
5) sospettosità o ideazione paranoide;
6) affettività inappropriata o coartata;
7) comportamento o aspetto strano, eccentrico o bizzarro;
8) nessun amico stretto o confidente oltre ai parenti di primo grado;
9) eccessiva ansia sociale, che non diminuisce con la familiarità e che tende ad essere associata con paure paranoidi piuttosto che con una autovalutazione negativa;
Prevalenza: 3% della popolazione Più comune negli uomini Eziologia: legame genetico con: schizofrenia e depressione.
Il disturbo schizotipico può presentare comorbilità con altri disturbi di personalità, quali;
- paranoide = i due disturbi condividono sospettosità verso l’ambiente;
- schizoide = isolamento, mancanza di affettività;
- evitante = ansia e insicurezza;
Non appare inosservato
La particolarità del soggetto schizotipico risiede nella sua eccentricità; può passare dal sembrare uno straccione ad uno scienziato pazzo. Le persone con questo disturbo, non presentano deficit cognitivi, il pensiero non appare disorganizzato.
Il trattamento psicoterapeutico
Non esistono prove di un’efficace risultato psicoterapeutico con una persona che soffre di questo disturbo, la cosa fondamentale è stabilire una relazione basata sulla fiducia e la comprensione, il paziente schizotipico tende alla sospettosità, quindi anche il terapeuta potrebbe diventare oggetto della sua paranoia.
Trattamento farmacologico
Gli psicofarmaci più indicati, per un trattamento sintomatico, sono i seguenti;
- antipsicotici;
- ansiolitici;
- antidepressivi.
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