La schizofrenia

La schizofrenia è un disturbo che comporta svariati sintomi, tra cui:

• deliri;
• allucinazioni;
• eloquio disorganizzato;
• comportamento disorganizzato o catatonico;
• sintomi negativi, come  l’appiattimento dell’ affettività, alogia, abulia.

Questi sintomi comportano un netto calo nel funzionamento della vita sociale e lavorativa, rispetto a prima che si manifestassero i sintomi psicotici.

Se il disturbo avviene nell’infanzia o nell’adolescenza, la persona non riesce a raggiungere un livello accettabile nelle relazioni e nel lavoro.

I deliri: sono pensieri e convinzioni assolute, radicate nella mente del paziente, ma che non hanno nessuna connotazione con la realtà.

 

Le allucinazioni: possono essere uditive (come ascoltare delle voci) oppure visive (persone che spiano e inseguono).

Disturbi del pensiero: furto del pensiero (credere che persone leggano nella mente), parlare in modo sconclusionato e incoerente.

Sintomi negativi:

• isolamento sociale
  
• apatia
  
• insensibilità emotiva (“appiattimento”)

 

Anedonia mancanza di emozioni:

disturbi catatonici: completo immobilismo, o improvvisi comportamenti aggressivi.

Nella schizofrenia vengono identificati quattro sottotipi:

• Paranoide
• disorganizzato
• catatonico
• indifferenziale, residuo.

 

Il disturbo possiede una certa familiarità, nel nostro paese circa 600 mila persone soffrono di questo disturbo, che colpisce prevalentemente tra i 15 e i 25 anni nei ragazzi e tra i 25 e i 35 anni tra le ragazze.

La terapia farmacologica consiste in farmaci antipsicotici, la terapia farmacologica è risultata particolarmente efficace nel trattamento dei sintomi positivi, meno per i sintomi negativi.

La psicoterapia sarà di tipo cognitivo-comportamentale, con i seguenti obiettivi:

• sviluppo abilità di base; (lavarsi, vestirsi);
• sociali e al controllo di comportamenti aggressivi, stereotipati, autolesionistici;
• Interventi verso la famiglia del paziente schizofrenico, per fornire informazioni sulla malattia, saper riconoscere i sintomi e le possibili ricadute.

Articolo di Fabio De Santis