I Pilastri dell’autostima

Di Marco Antuzi

L’autostima è una caratteristica estremamente importante e a volte sottovalutata. Mi è capitato di avere diversi clienti che cercavano di migliorare le proprie relazioni curando la loro comunicazione e anche se avevano in parte ragione la sola comunicazione efficace non è in grado da sola di farti avere delle relazioni di qualità. Una relazione affettiva è soddisfacente quando c’è intimità e trasparenza e per riuscire a instaurare questo tipo di rapporto bisogna avere un’autostima robusta. Autostima significa in primo luogo accettare sé stessi per quello che si è. A volte vorremmo avere una caratteristica che ci manca ma se impariamo ad accettarci capiremo che quel che siamo è sufficiente per essere felici. Per guadagnare autostima dobbiamo innanzitutto imparare a non rimanere feriti dal giudizio dell’altro. Che ci piaccia o no ci sarà sempre qualcuno che ci giudicherà e l’unico modo per non rimanerne influenzati consiste nel dare al giudizio il giusto peso. Quando questo è costruttivo è opportuno ascoltarlo e se possibile utilizzarlo come un consiglio. Se questo invece tende ad essere gratuito ed offensivo ignorarlo senza prenderlo troppo sul serio. Immagina che sia gennaio e che fuori faccia molto freddo. A questo punto puoi fare due cose, o rimanere vestito leggero come facevi durante l’estate in attesa che giunga maggio (e in questo caso rischieresti l’assideramento) oppure indossare un cappotto e attendere che l’inverno passi. Questa è la stessa scelta che devi fare quando ti senti giudicato. Puoi aspettare che le persone smettano di giudicarti e a questo punto perderesti molto tempo poiché troveresti qualcuno che lo fa oppure indossare il “cappotto” rendendoti così immune al giudizio stesso.

Per esserti ancor più d’aiuto ti voglio raccontare una cosa. Io sono disabile e sto su di una sedia a rotelle ed indosso un paio di occhiali e solitamente le persone tendono a notare maggiormente la mia sedia a rotelle piuttosto che gli occhiali stessi. Perché accade questo? Perché solitamente le persone tendono a giudicare ciò che è poco comune. Se fossi nato 100 anni fa probabilmente le persone avrebbero notato questi occhiali esattamente come oggi notano la sedia a rotelle e mi avrebbero affibbiato un appellativo come “quattrocchi”. Gli occhiali sono delle vere e proprie protesi però non vengono visti come tali poiché essendo “socialmente accettati” vengono percepiti più come un capo di abbigliamento.
Oggi abbiamo quindi visto che uno dei pilastri dell’autostima consiste proprio nel non farsi influenzare più di tanto dal giudizio esterno ma saper distinguere i giudizi deleteri da quelli costruttivi e che possono rappresentare un’occasione di crescita.

E ricorda, Io Credo in Te e sono Contagioso.

Semplicemente,

Sinceramente,
Ricordati questa metafora ogni volta che ti sentirai osservato come se fossi strano e ricordati questa metafora ogni volta che ti senti inadeguato.

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