La diagnosi dei disturbi psichiatrici in età evolutiva

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La diagnosi dei disturbi psichiatrici in età evolutiva

Con il passare del tempo sta aumentando la consapevolezza che la maggior parte dei disturbi psichiatrici ha inizio nell’età dello sviluppo.

Secondo alcun ricerche, un adolescente su cinque soffre di un disturbo mentale che tenderà a perdurare in età adulta  e le malattie psichiatriche ad esordio precoce “età evolutiva”, hanno un costo dieci volte maggiore, rispetto ad un disturbo diagnosticato in età adulta per questo motivo sarebbe molto importante riuscire a costruire delle diagnosi precoci.

Un corretta diagnosi in età evolutiva non sempre è semplice visti i rapidi cambiamenti che avvengono nei giovani durante lo sviluppo, altro aspetto da considerare, è la diversità del quadro clinico che si manifesta in un adolescente rispetto ad un adulto.

Per esempio: nel pensare ad un adulto depresso, ci viene in mente una persona apatica, senza energia. Un adolescente depresso è invece spesso irritabile, mentre l’anedonia, che nell’adulto è permanente, nell’adolescente tende ad essere variabile.

La depressione fa parte di quei disturbi psichiatrici, con continuità eterotipica, ossia quei disturbi che si manifestano nell’adolescente con sintomi molto diversi rispetto a quelli che compaiono in un adulto.

In questi casi è possibile che le linee guida per le diagnosi in età evolutiva, derivino dalle diagnosi in età adulta (come la Children’s Depression Rating Scale Revised, una delle scale più affidabili per valutare la gravità dei sintomi depressivi infantili, che è stata ricavata dalla Hamilton Depression Rating Scale, il test di diagnosi della depressione che i genere si usa nei pazienti adulti) dopo essere state opportunamente modificate per i più piccoli.

Esistono poi i disturbi con continuità omotipiche, come il disturbo ossessivo-compulsivo, caratterizzati da sintomi che rimangono uguali per tutta la vita, aspetto che rende più facile per i professionisti del settore, una corretta diagnosi.

Bibliografia: di  Sara Mohammad Abdellatif , Psicofarmaci per bambini,  in “mente e cervello” n. 149. Anno XV, maggio 2017, pag. 24-33

 

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