Il Biofeedback, ovvero il controllo biologico dell’ansia

di Fernando Di Rienzo

Le terapie di rilassamento determinano una riduzione dei livelli di stress attraverso un addestramento progressivo all’autocontrollo e al rilassamento muscolare.
I trattamenti terapeutici disponibili per raggiungere un rilassamento profondo e terapeutico sono diversi. Fra questi: il training autogeno, il rilassamento progressivo e la tecnica più recente del biofeedback.

Il biofeedback (lett. “retroazione biologica”) è una tecnica di rilassamento particolarmente efficace. Consiste nell’uso di uno strumento che insegna a rilassarsi da soli e a gestire funzioni del nostro corpo da sempre ritenute indipendenti dalla nostra volontà, come la tensione muscolare, il battito cardiaco, la sudorazione, ecc.
Il biofeedback viene collegato al muscolo della fronte attraverso tre sensori, che percepiscono lo stato di tensione della muscolatura frontale, che è direttamente collegato al livello di stress dell’intero organismo. La macchina capta il segnale muscolare, lo elabora e lo trasforma in un segnale acustico (o visivo), che sarà tanto più frequente quanto più siamo tesi.
In questo modo la persona percepisce, attraverso i suoni prodotti dall’apparecchiatura, l’intensità del proprio stress, sperimentando la propria tensione emotiva in tempo reale e, cercando di evitare che la macchina suoni, impara ad esercitarsi per riportare alla normalità le sue funzioni interne. In sostanza, si tratta di un sistema di monitoraggio continuo da parte del paziente del proprio stato di tensione muscolare ed emotiva, tale da permettere un rapido apprendimento del rilassamento.

Il biofeedback rappresenta uno dei punti di forza della moderna terapia psicosomatica ed è della massima utilità (da solo o associato ad altri interventi) nel trattamento dello stress, dell’ansia sociale, degli attacchi di panico, delle fobie, dei disturbi ossessivo-compulsivi e, in genere, in tutte le “somatizzazioni” dell’ansia: cefalee da tensione, tachicardia ansiosa, extrasistoli, ipertensione arteriosa labile (da stress), gastriti e colon irritabile.

L’apprendimento del rilassamento attraverso biofeedback risulta più rapido e completo di quello ottenibile con altre tecniche, con precise e significative modificazioni del funzionamento dell’organismo. Studi selezionati dimostrano che il biofeedback è efficace in oltre il 90% dei casi.

Il training di rilassamento con biofeedback è applicabile in ogni fascia di età senza particolari controindicazioni. Ad es., nei bambini spesso evita il ricorso ai farmaci, con risultati tali da prevenire la cronicizzazione dell’ansia. Va ricordato che il biofeedback non dà risultati immediati, ma nel medio-lungo termine, trattandosi di una tecnica che va appresa e che richiede allenamento nel tempo. I benefici, quindi, sono osservabili verso la fine del trattamento.

Per una apprendimento ottimale del rilassamento, sono in genere sufficienti 12-15 sedute, di 30-40 minuti ciascuna, da effettuare una-due volte alla settimana. In genere, si consiglia di seguire le prime quattro sedute in tempi ravvicinati, ad esempio il martedì ed il venerdì.
Il biofeedback, ed in generale le terapie di rilassamento hanno, rispetto al trattamento farmacologico, il vantaggio di un coinvolgimento attivo della persona nella propria terapia e rappresentano l’intervento primario nei casi di intolleranza o di inefficacia degli psicofarmaci.