Cos’è l’attacco di panico?
L’attacco di panico è un disturbo d’ansia, con il termine attacco di panico si intende un periodo preciso di ansia e forte paura, in assenza di un reale pericolo.
L’attacco di panico è caratterizzato dai seguenti sintomi: Palpitazioni, tremori, dispnea, asfissia, nausea, derealizzazione, depersonalizzazione, paura di morire, paura di impazzire.
Attacco di panico con o senza agorafobia
Il dsm per attacco di panico intende: la presenza di Attacchi di Panico ricorrenti, inaspettati, seguiti da almeno 1 mese di preoccupazione persistente di avere un altro Attacco di Panico o un significativo cambiamento di comportamento correlato agli attacchi.
Criteri diagnostici.
A. entrambi 1) e 2):
1) Attacchi di Panico inaspettati ricorrenti
2) almeno uno degli attacchi è stato seguito da 1 mese (o più) di uno (o più) dei seguenti sintomi:
a) preoccupazione persistente di avere altri attacchi
b) preoccupazione a proposito delle implicazioni dell‟attacco o delle sue conseguenze ( es. perdere il controllo, avere un attacco cardiaco, impazzire)
c) significativa alterazione del comportamento correlata agli attacchi
B. assenza di Agorafobia
C. gli Attacchi di Panico non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o condizione medica generale.
Per disturbo di panico con agorafobia,valgono gli stessi criteri dell’elencazione precedente, salvo la presenza di agorafobia (paura degli spazi aperti) il soggetto con agorafobia ha paura di sentirsi male, in luoghi dove sarebbe imbarazzante chiedere aiuto per es. In una piazza, in un parco, un luogo affollato.
Panico e ansia
Per quanto il panico faccia parte dei disturbi d’ansia, per panico si intende una situazione in cui la persona percepisce un allarme fortissimo che potrebbe ucciderlo o farlo impazzire, per ansia cronica si intende l’ansia generalizzata.
Altra differenziazione importante è tra attacco di panico e fobia sociale, chi soffre di fobia sociale, prova piacere nello stare da solo, perchè teme il giudizio dell’altro, chi soffre di attacco di panico, rimane invece terrorizzato all’idea di ritrovarsi da solo e continua a ricercare la presenza dell’altro.
Quando si verifica il panico?
L’attacco di panico può presentarsi improvvisamente, per esempio può nascere in seguito ad una fobia specifica, oppure dopo un evento traumatico, oppure improvvisamente, durante una camminata, un viaggio in macchina, ecc.
Cause attacco di panico
Tra le varie ipotesi troviamo:
Eccesso di anidride carbonica.
Elevata sensibilità di un’area cerebrale, chiamata “locus ceruleus”.
Messaggio di pericolo da parte dell’amigdala.
Sarebbe l’eccesso di anidride carbonica, a innestare tutto il meccanismo che coinvolge il locus ceruleus e l’amigdala.
Apprendimenti familiari, il paziente proviene da una famiglia ansiosa e insicura.
Riguardo l’agorafobia interessanti risultano essere le cause evoluzionistiche, per esempio; alla specie umana in evoluzione, la paura di rimanere intrappolati, di essere da soli, di rimanere lontani dalla propria casa sarebbe servita a proteggere l’homo sapiens dai predatori.
Terapia farmacologica
Per un breve periodo si utilizzano le benzodiazepine (sotto stretto controllo medico) come (il clonazepam e l’alzaprolam) a dosaggi crescenti e per poco tempo, per evitare la dipendenza
In seguito gli antidepressivi (inibitori della ricaptazione della serotonina), per almeno sei mesi e poi lentamente eliminati.
Psicoterapie
Le terapie indicate sono la terapia cognitivo comportamentale, l’ipnosi terapia, la terapia breve strategica, la terapia della gestalt.
Nel mio lavoro terapeutico, inquadro il “come” il panico si sia manifestato nella vita della persona, la funzione che questo disturbo ha nella persona, se nella vita del paziente l’ansia abbia sempre avuto un ruolo predominante. Lo scopo è interrompere il circolo vizioso dell’attacco di panico 1) attacco di panico 2) terrore 3) comportamento di evitamento 4) ritiro e squalifica della vita quotidiana 5) ansia e frustrazione 6) attacco di panico
Dopodiché, insieme alla paziente lavoro sulle idee disfunzionali che amplificano gli effetti dell’attacco di panico, attraverso esercizi di rilassamento e respirazione insegno alla persona a respirare nel modo adeguato per evitare l’iperventilazione, iniziare a non avere più bisogno della vicinanza continua della persona, a porsi obiettivi funzionali e concreti, il tutto fino diventare una persona “nuova”.
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