Cos’è l’ipnosi?
L’Ipnosi è un processo neurobiologicamente documentato e fortemente sostenuto dal contesto psicosociale (suggestione indiretta constesto clinico o sperimentale, aspettative del paziente, relazione col terapeuta, ecc.).
La più conosciuta definizione dell’ipnosi è quella di Milton Erickson, che la definisce “modificato stato di coscienza altamente motivato e diretto a sviluppare risorse potenziali dell’individuo attraverso un attivo apprendimento inconscio, in ciò facilitato da un restringimento selettivo del campo di coscienza.”.
Neuropsicobiologia dell’ipnosi
Negli ultimi anni grazie alle moderne tecniche di neuroimaging (Pet, Risonanza Magnetica Funzionale) si è chiarito meglio il ruolo di certe strutture a livello sia corticale che sottocorticale, nel mantenimento dello stato di trance.
Le aree che maggiormente si attivano sono quelle della corteccia occipitale visiva (associata alla codificazione somato-spaziale) e di quella pre-frontale (associata alle funzioni cognitive superiori) in condizione di ipnosi neutra.
Altre importanti modificazioni sono quelle delle strutture corticali e sottocorticali in condizioni dinamiche (suggestioni di analgesia).
Sappiamo che i due emisferi cerebrali hanno competenze diverse, il destro è più legato a componenti paraverbali e visualizzazioni, mentre il sinistro ha maggiori competenze linguistiche verbali, aspetti aritmetici, e ciò porterebbe a pensare che l’induzione ipnotica coinvolga in primis l’emisfero destro.
Va comunque sottolineato il fatto, che durante l’induzione ipnotica i due emisferi lavorano in modo integrato.
Dolore; facciamo un po di chiarezza
Possiamo definire il dolore come “un esperienza spiacevole, sensoriale ed emotiva, associata ad un danno tissutale o descritta in tali termini”.
Il dolore cronico è un dolore patologico di durata superiore ai 6 mesi e persistente oltre la guarigione della malattia.
Il dolore acuto è un dolore fisiologico da stimolazione nocicettiva.
Per soglia del dolore si intende lo stimolo nocicettivo minimo percettibile, la tolleranza al dolore è invece legata ad una grande variabilità individuale.
Con il termine nocicezione si intendono tutti quei meccanismi di trasmissione dello stimolo doloroso dalla periferia al sistema nervoso centrale; l’interazione delle diverse aree cerebrali che elaborano il segnale nocicettivo, ne consente la presa di coscienza, così si ha la percezione del dolore; in un approccio generale a questo contesto senza perderci in troppe complicate spiegazioni neurofisiologiche che ti annoierebbero; si possono riconoscere nel cervello due strutture fondamentali entrambe coinvolte nella sensazione del dolore:
- La corteccia cerebrale: Neocortex
- Il sistema limbico
Tecniche ipnotiche
- Tecniche di rimozione diretta del sintomo; utili nel dolore acuto, risultano più insoddisfacenti nel dolore cronico, queste tecniche suggestive inducono un’anestesia nella parte dolorante.
- Tecniche di rimozione indiretta del sintomo; utili nel dolore cronico.
- Approccio multimodale.
Le tecniche dell’approccio Ericksoniano sono orientate alla manipolazione del sintomo, tra le tante strategie per manipolare il sintomo ti descriverò le seguenti.
- Sostituzione o trasformazione del sintomo; si sostituisce il sintomo primario con un sintomo meno gravoso.
- Ristrutturazione del sintomo; viene completamente modificata la percezione e la consapevolezza del corpo.
- Modulazione del sintomo; aumentare volontariamente il dolore all’inizio della seduta, per farlo poi diminuire successivamente.
- Utilizzazione del sintomo; si aiuta il paziente a vedere in un’ottica completamente diversa il sintomo.
Tra le tecniche di sostituzione del sintomo abbiamo la dislocazione del sintomo, dove il dolore viene dislocato dalla zona interessata ad un’altra meno importante.
Tra le tecniche di ristrutturazione ti citerò la dissociazione o disorientamento somatico; la zona interessata dal dolore, per esempio il piede viene completamente dissociata dal resto del corpo, percependola come estranea la zona interessata dal dolore diventerà anestetizzata.
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Bibliografia; Seminario condotto dal Prof. Giuseppe De Benedittis, direttore del centro per lo studio e terapia del dolore dell’università di Milano. vice presidente delle società italiana d’ipnosi (SII) il seminario tenuto presso la Ikos di Bari.