Il multitasking

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Ciao!, conosci il multitasking? Per multitasking si intende la capacità di passare da un compito ad un altro contemporaneamente.

Al giorno d’oggi, però, non esiste ancora qualcosa che si possa definire multitasking, i nostri cervelli devono ancora sviluppare la capacità di eseguire realmente due processi cognitivi completamente differenti in modo simultaneo.

Compiti mentali che si percepiscono come se fossero eseguiti in parallelo in realtà implicano il passaggio rapido tra i due.

C’è anche da sottolineare, che ogni volta che il nostro cervello passa da un compito ad un altro, vi è un costo associato. Di solito le donne rispetto agli uomini, sono più brave nei comportamenti “multitasking” e ciò dipende dalla capacità che hanno di ridurre al minimo il costo da un passaggio all’altro.

In ogni caso, tra un passaggio di compito ad un altro, paghiamo sempre un piccolo costo cognitivo, associato ad ogni commutazione.

La tecnologia amplifica i comportamenti multitasking; notifiche da WhatsApp, facebook, email, ecc. Ogni qualvolta veniamo distratti, involontariamente dalla tecnologia, il nostro cervello va incontro ad un “costo di commutazione”.

Per esempio: se durante il nostro lavoro venissimo continuamente interrotti da messaggi in arrivo da cellulare, pc, la nostra capacità produttiva sarebbe molto bassa.

Multitasking: ricerche

Alcuni studi hanno constatato che le persone che utilizzano regolarmente la tecnologia, per fare più attività nello stesso momento hanno minori capacità di ignorare le distrazioni rispetto a quelli che non lo fanno. Il compito in questione prevedeva la visualizzazione di linee inclinate con diverse angolature e circondate da un numero variabile di linee aggiuntive che servivano come distrattori.

Le prestazioni delle persone con capacità multitasking medio-alta è diminuita, quando sono stati aggiunti un numero maggiore di distrattori visivi.

Mentre le prestazioni delle persone con capacità di multistaking medio-bassa, sono rimaste stabili, indipendentemente, dall’aggiunta di distrattori aggiuntivi.

Altro aspetto interessante, è che i multitasker medio-alti hanno una minor capacità di controllare gli impulsi e nei test di intelligenza fluida, un punteggio inferiore rispetto ai multitasker medio-bassi.

Da questi studi possiamo affermare, che i multitasker medio-bassi hanno mantenuto la capacità di impedire che i distrattori interferiscano con il loro compito cognitivo, mentre i multitasker medio-alti hanno perso questa capacità.

Quindi, ricordati, che il nostro cervello non è programmato per essere multitasking, ogni volta che lo costringi a più compiti insieme, paghi un “costo cognitivo”.

Apprendi a non farti distrarre continuamente dalla tecnologia, diventa tu il padrone del telefonino e pc, e non lo schiavo.

Articolo di Fabio De Santis

Bibliografia: Jack Levis e Adrina Webster “Tieni in forma il tuo cervello” ed. LWSR