Rabbia? Facciamo un po’ di chiarezza

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La rabbia un’emozione primaria

Diversi autori hanno identificato la rabbia come un’emozione primaria, per emozione primaria si intende un’emozione innata.

Watson nel 1924 inserì la rabbia come emozione primaria nel neonato, insieme alla paura e all’amore.

Ekman nel 1989 ha inserito la rabbia come una delle sei emozioni fondamentali.

Cervello e Rabbia

L’amigdala è una porzione del sistema limbico, centro cerebrale che è coinvolto nello sviluppo dell’aggressività e in alcuni aspetti della memoria episodica.

Uno studio pubblicato sulla rivista Hormones and Behavoir da parte di un gruppo di studiosi spagnoli guidati da Neus Herrero dell’Unità di Psichiatria e Psicologia Medica della Facoltà di Medicina dell’Università di Valenzia (2010) ha dimostrato che durante la rabbia, si attivava maggiormente la parte sinistra del cervello, aumentava la pressione arteriosa e il livello di testosterone, con il conseguente calo del cortisolo (ormone dello stress).

Uno studio condotto dall’Università di Cambridge, pubblicato dalla rivista Biological Psychiatry (2011) ha messo in evidenza il ruolo della serotonina nell’espressione della rabbia, nello studio di Cambridge, quando il livello della serotonina nell’organismo diminuiva l’aggressività aumentava.

Rabbia e Psicologia

Da anni è in piedi una forte diatriba tra scuole diverse psicologiche; quelle più centrate sul ruolo delle emozioni propendono per la presa di contatto con l’emozione rabbia e la sua espressione.

Altre scuole più improntate verso aspetti logico-razionali, evidenziano come invece l’essere umano non ha bisogno della rabbia in quanto emozione negativa e disfunzionale e che attraverso un buon lavoro razionale è possibile depotenziarla senza esprimerla, in quanto l’espressione esterna della rabbia, potrebbe rivelarsi pericolosa.

Il mio pensiero è che la rabbia è una parte di noi e come tale vada accettata e considerata, negarla a noi stessi non sarebbe funzionale in quanto rischieremmo di sviluppare ulcere e gastriti (psicosomatica) casomai andrebbe saputa incanalare e sfogare in modo costruttivo, tipo attraverso lo sport. Una corsa al parco oppure una sessione di sacco da boxe in palestra, possono essere un’ottima valvola di sfogo

Rabbia sì, ma nel modo giusto.

di Fabio De Santis

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