La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirvi (Edme-Pierre Chauvot de Beauchene).
La timidezza è definita come una difficoltà a rispondere in modo funzionale alle situazioni sociali: questo perché le persone timide presentano disagio ad interagire con altre persone e per questo motivo tendono spesso a rimandare le normali azioni che riguardano il vivere sociale.
Difatti, comunemente, le persone timide mettono in atto due strategie difensive:
- Comportamenti di precauzione/protezione.
- Evitamento.
Nel primo caso la persona timida quando è chiamata alla socialità ricercherà la vicinanza di altre persone che lo rendono più sicuro, oppure farà ricorso all’alcol per superare la timidezza, o cercherà di restare in disparte conversando poco.
Nell’evitamento invece il soggetto timido si smarcherà il più possibile da situazioni sociali che lo potrebbero mettere in imbarazzo, per es: cene, feste, eventi; additando delle scuse per giustificare la sua assenza.
La timidezza è una condizione abbastanza comune nell’infanzia fino all’adolescenza, il rischio è la sottovalutazione di questa condizione in quanto può trasformarsi in fobia sociale, clicca qui per leggere un mio articolo su questo disturbo.
Ora tu ti starai chiedendo:” Se ho difficoltà relazionali come posso traformarmi in un seduttore?” Ti rispondo così:” La Plasticita cerebrale è la capacità del cervello di cambiare con l’apprendimento, come hai appreso ad essere timido allo stesso modo imparando nuovi modi di pensare e mettendo in campo nuove azioni, diventerai sicuro di te stesso con le donne”.
Come diventare seduttori?
La strategia che ho articolato sapientemente si basa su 3 tipologie di tattiche:
- prima tattica: come superare la paura del rifiuto femminile;
- seconda tattica: come corteggiare nel modo corretto la persona che ti interessa;
- terza tattica: come sviluppare in te stesso una spiccata sicurezza;
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